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Ciad, a dicembre si svolgeranno le prime elezioni legislative dal 2011

Le elezioni legislative in Ciad del 29 dicembre 2024 segneranno la conclusione del periodo di transizione iniziato con la morte di Idriss Déby Itno e la guida del suo successore, Mahamat Idriss Déby Itno.

A dicembre 2024, il Ciad vivrà un’importante tornata elettorale con le prime elezioni legislative dal 2011. L’annuncio è stato dato dal presidente della commissione elettorale, Ahmet Batchiret, che ha confermato che le elezioni legislative, provinciali e comunali si svolgeranno il 29 dicembre. Questo evento rappresenta un passo cruciale verso la conclusione del periodo di transizione iniziato dopo la morte del presidente Idriss Déby Itno, avvenuta nel 2021.

Idriss Déby Itno, che aveva governato il Ciad con un regime autoritario per trent’anni, è stato ucciso dai ribelli mentre si dirigeva al fronte. Dopo la sua morte, il potere è passato al figlio, Mahamat Idriss Déby Itno, il quale è stato nominato presidente di transizione da una giunta militare composta da 15 generali. Mahamat Déby ha guidato il paese in un periodo di forte repressione dell’opposizione e di consolidamento del suo potere. Le elezioni presidenziali del maggio 2024, che hanno visto la sua elezione con il 61% dei voti, sono state criticate dalle ONG per non essere state sufficientemente trasparenti e credibili.

Le elezioni legislative del 2011, previste inizialmente per il 2015, erano state rinviate per diversi motivi, tra cui la minaccia jihadista, le difficoltà economiche e l’epidemia di coronavirus. Inoltre, il periodo di transizione ha ulteriormente posticipato la convocazione dell’Assemblea nazionale. Durante questo periodo, è stato creato un Parlamento di transizione, il Consiglio Nazionale di Transizione (CNT), composto da 93 membri, tramite decreto presidenziale nel 2021.

Recentemente sono state promulgate leggi organiche riguardanti la composizione del Parlamento e i confini elettorali. Tuttavia, l’opposizione e alcuni gruppi della società civile hanno sollevato preoccupazioni riguardo al numero di rappresentanti assegnati a diverse province, evidenziando uno squilibrio demografico. Il presidente della commissione elettorale ha spiegato che il tempo a disposizione per la creazione della nuova Assemblea nazionale, dei consigli provinciali e comunali non consente di effettuare un nuovo censimento e aggiornare la lista elettorale.

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