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Migrazioni

Rwanda, accoglienza di 119 migranti dalla Libia grazie al programma ETM

Il Rwanda accoglie 119 migranti provenienti dalla Libia nell'ambito del programma ETM, offrendo loro sicurezza e integrazione mentre si cercano soluzioni permanenti.

Il Rwanda ha accolto un gruppo di 119 rifugiati e migranti provenienti dalla Libia, arrivati all’aeroporto internazionale di Kigali la sera del 26 settembre 2024. Questo è il 19° gruppo di persone accolto nell’ambito del “Meccanismo di transito di emergenza” (ETM), un accordo firmato tra il governo ruandese, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e l’Unione Africana, che offre assistenza e soluzioni temporanee ai migranti e rifugiati bloccati in Libia.

I migranti fanno parte di un gruppo che aveva tentato di raggiungere l’Europa, ma è rimasto intrappolato in Libia. Tra loro vi sono persone provenienti da diversi paesi africani: 41 dal Sudan, 36 dall’Eritrea, 12 dalla Somalia, 17 dall’Etiopia e 13 dal Sud Sudan. Questi rifugiati vengono temporaneamente accolti in Rwanda in attesa di soluzioni a lungo termine, che possono includere il reinsediamento in paesi terzi, il ritorno volontario nei loro paesi di origine o la possibilità di integrarsi nella comunità rwandese.

Il segretario permanente del Ministero per la gestione delle emergenze (MINEMA) del Rwanda, Philippe Habinshuti, ha sottolineato l’impegno del governo rwandese a continuare ad accogliere i rifugiati nei limiti delle risorse disponibili. Ha spiegato che il Rwanda offre loro sicurezza, mezzi di sussistenza e un’integrazione piena nella vita quotidiana del paese. I figli dei rifugiati ricevono istruzione e le famiglie hanno accesso a documenti che consentono loro di lavorare o cercare lavoro, permettendo una vita dignitosa in Rwanda.

Habinshuti ha ribadito che il Rwanda è un paese sicuro, il che ha reso possibile la firma e la prosecuzione dell’accordo ETM. Sebbene l’obiettivo finale sia quello di trovare soluzioni durature per tutti, il Rwanda è pronto a continuare ad accogliere rifugiati, soprattutto a causa delle crescenti difficoltà in paesi come il Sudan, dove il conflitto ha spinto un numero sempre maggiore di persone a fuggire verso la Libia.

Il capo dell’UNHCR in Rwanda, Ndeye Aissatou Masseck Ndiaye, ha confermato l’aumento del numero di rifugiati in Libia, in particolare a causa della guerra in Sudan, con oltre 30.000 persone attualmente presenti nel paese nordafricano. Ha spiegato che ogni caso sarà discusso individualmente per trovare la soluzione più adeguata, che può includere il reinsediamento in paesi terzi, l’integrazione in Ruanda o il ritorno nel proprio paese d’origine quando le condizioni lo permetteranno.

L’Unione Europea ha espresso il suo sostegno al programma ETM. L’ambasciatrice dell’UE in Rwanda, Belén Calvo Uyarra, ha elogiato l’impegno del Rwanda nell’accoglienza dei rifugiati e ha confermato che l’UE continuerà a finanziare questo processo, con già 22 milioni di euro donati e altri 11 milioni previsti per i prossimi anni.

Dalla firma dell’accordo ETM nel 2019, oltre 2.400 rifugiati e migranti sono stati inclusi nel programma. Di questi, 1.835 sono stati reinsediati in paesi terzi, come Svezia (255 persone), Canada (588), Norvegia (203), Francia (163), Finlandia (206), Paesi Bassi (52), Belgio (72) e Stati Uniti (296). Questi numeri dimostrano il successo dell’iniziativa nel fornire soluzioni a lungo termine ai rifugiati.

Il Rwanda si conferma un partner chiave nell’affrontare la crisi migratoria, accogliendo rifugiati e offrendo loro un futuro più sicuro e stabile. Tuttavia, le sfide restano, in particolare con l’aumento del numero di persone in fuga da conflitti come quello in Sudan.

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