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Focus internazionale

Afghanistan, il paese è sempre più una prigione a cielo aperto.

In diverse province del Paese, la Corte Suprema riferisce quasi quotidianamente, con fierezza, di aver condannato alla fustigazione decine di donne

I talebani hanno frustato pubblicamente una donna a Sar-e-pol, nel nord dell’Afghanistan. L’Alta Corte talebana ha annunciato che una donna nel

distretto montano della provincia di Sar-e-pol, è stata punita con 39 frustate in pubblico, sulla base di una sentenza del tribunale morale, con l’accusa di avere avuto una ‘relazione sessuale al di fuori del matrimonio”.
L’annuncio precisa, inoltre, che l’imputata è stata condannata anche a sei mesi di reclusione forzata.


Ma come si può frustare a sangue freddo una donna, giustificandolo come un atto di moralizzazione?


Sono passati tre anni dal ritorno dei talebani, la legge imposta viene applicata in una maniera sempre più brutale e medievale, con giudizi sommari che penalizzano soprattutto le donne.
In diverse province dell’Afghanistan, la Corte Suprema dei Talebani riferisce quasi quotidianamente, con fierezza, di aver condannato alla fustigazione decine di donne, accusate di misfatti di diverso genere .


Negli ultimi tre anni sono state frustate decine di persone e pubblicamente giustiziate almeno una decina, davanti a centinaia di cittadini, come monito per la comunità. Una prigione con condanne a cielo aperto.


Gli agenti talebani controllano capillarmente il comportamento e l’abbigliamento delle donne e delle ragazze, per la strada, alle fermate degli autobus e nei centri commerciali.
Cercano ossessivamente qualsiasi donna che potrebbe ridere o alzare la voce in pubblico, parlare in maniera secondo loro sconveniente, contravvenendo ai divieti imposti dalla leggi della Moralità.
Il mese scorso, i Talebani hanno applicato e ratificato la legge “Comandare ciò che è bene e vietare ciò che è male”. Sulla base di questa legge, vengono applicate restrizioni sempre più terrificanti alle donne e alle ragazze, private di ogni tipo di diritto, sotto i loro burqa integrali.
Le organizzazioni per i diritti umani hanno più volte chiesto ai talebani di fermare le punizioni “crudeli e contrarie alla dignità umana”, ma finora le loro voci sono rimaste inascoltate e i diritti delle donne afghane continuano ad essere calpestati con ferocia.

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