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Burundi, luci e ombre del sistema educativo tra riforme scolastiche e sfide di genere

Il Burundi affronta sfide significative dopo la riforma scolastica del 2013, con risultati scolastici deludenti e problemi legati all'istruzione delle ragazze, ma resta impegnato a migliorare il sistema educativo.

Nel 2013 il governo del Burundi ha esteso l’istruzione primaria a nove anni, una riforma volta a migliorare la cultura generale e garantire un accesso più ampio all’istruzione. Tuttavia, undici anni dopo, i costi elevati e risultati non sempre all’altezza delle aspettative sollevano domande sulla sua efficacia. Nonostante un aumento del tasso di successo degli studenti, il punteggio minimo richiesto è stato abbassato, evidenziando problemi strutturali del sistema. Inoltre, il tasso di abbandono scolastico rimane preoccupante, con molti studenti che, non superando gli esami, si ritrovano in situazioni lavorative precarie.

Nel corso degli anni, il Burundi ha anche fatto passi avanti nell’istruzione femminile, grazie all’introduzione dell’istruzione primaria gratuita nel 2005. Questo ha permesso a un numero crescente di ragazze di accedere alla scuola, raggiungendo la parità di genere nell’istruzione primaria già nel 2011. Oggi, le ragazze burundesi superano i loro coetanei maschi per numero di iscrizioni e risultati accademici, nonostante le difficoltà, come l’alto tasso di ripetenza scolastica e le problematiche legate all’igiene mestruale nelle scuole. Solo il 41% delle scuole ha accesso a una fonte d’acqua, e le carenze nei servizi igienico-sanitari incidono fortemente sulla frequenza scolastica delle ragazze.

Sebbene la riforma educativa del 2013 abbia aperto nuove prospettive, rimangono enormi sfide da affrontare: stipendi bassi per gli insegnanti, classi sovraffollate, mancanza di risorse didattiche e un numero ridotto di insegnanti donne. L’impegno del governo, con il supporto di programmi internazionali come il Global Partnership for Education e il progetto di sviluppo del capitale umano, è cruciale per continuare a migliorare l’accesso all’istruzione e garantire una formazione di qualità, soprattutto per le ragazze. Solo investendo nelle infrastrutture scolastiche, migliorando le condizioni igienico-sanitarie e fornendo prodotti per l’igiene mestruale, il Burundi potrà ridurre le disparità di genere e offrire opportunità reali a tutti i suoi studenti.

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