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Camerun e Nigeria, verso la definizione del confine terrestre entro il 2025

Un contenzioso che dura da oltre un decennio sta per trovare la sua soluzione: la demarcazione dei 36 km di confine terrestre ancora contesi tra Camerun e Nigeria. Con l’aiuto delle Nazioni Unite, le due nazioni africane hanno espresso la propria volontà di risolvere la questione entro la fine del 2025, aprendo la strada a una maggiore cooperazione e stabilità nella regione.

La disputa ha origine da un disaccordo sulla demarcazione dei confini di tre villaggi: Rhumsiki Turu, Kotcha e un terzo non specificato. Nonostante la maggior parte dei 2100 km di confine terrestre sia già stata demarcata, questi 36 km hanno rappresentato un ostacolo significativo per la completa definizione del confine. Nel 2022, la situazione si era ulteriormente complicata con la minaccia da parte del Nigeria di ricorrere nuovamente alla Corte Internazionale di Giustizia per dirimere la controversia.

Fortunatamente, un nuovo slancio diplomatico ha prevalso. Le Nazioni Unite hanno svolto un ruolo cruciale nel facilitare il dialogo e incoraggiare le due parti a trovare una soluzione pacifica. In un incontro straordinario della commissione mista Camerun-Nigeria tenutosi ad agosto 2022, le delegazioni si sono riunite per discutere la questione.

Leonardo Santo Simaô, rappresentante speciale del Segretario Generale e capo dell’UNOWAS, ha sottolineato l’importanza di una risoluzione negoziale, evidenziando i tempi lunghi e complessi di un nuovo ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia. Il diplomata ONU ha inoltre posto l’accento sulla necessità di trovare soluzioni che tenessero conto delle esigenze delle popolazioni locali.

Un segnale positivo è emerso proprio dalla rinuncia del Nigeria a intraprendere un nuovo contenzioso legale presso la Corte Internazionale di Giustizia. Entro la fine del 2025, la sottocommissione incaricata della posa delle pietre miliari dovrebbe completare il suo lavoro, definendo definitivamente il confine nei tre villaggi contesi.

Oltre alla risoluzione della disputa sul confine, le discussioni tra Camerun e Nigeria hanno posto le basi per una maggiore cooperazione in svariati ambiti, tra cui lo sfruttamento congiunto degli idrocarburi lungo il confine marittimo comune. La firma di un accordo-quadro in tal senso è prevista sempre entro il 2025.

Il caso del Camerun e della Nigeria rappresenta un esempio positivo di come la diplomazia e il dialogo possano prevalere sulle tensioni e portare a una risoluzione pacifica di controversie di lunga data. La demarcazione del confine terrestre, non solo favorirà la stabilità nella regione, ma aprirà anche nuove opportunità di cooperazione e sviluppo per entrambi i paesi.

Con la scadenza fissata per la fine del 2025, l’ottimismo regna per la risoluzione definitiva di questa disputa. L’impegno dimostrato da Camerun e Nigeria, unito al supporto delle Nazioni Unite, rappresenta un passo importante verso un futuro di maggiore cooperazione e stabilità nella regione.

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