Due atlete paralimpiche del Congo-Brazzaville, Mireille Nganga e Grace Mouambako, insieme alla guida Sharon Victor Loussanga, sono scomparse dopo aver partecipato ai Giochi Paralimpici di Parigi. L’ultimo avvistamento risale al 5 settembre, quando sono state viste presso il Villaggio degli Atleti a Saint-Denis. Due giorni dopo, il 7 settembre, la delegazione congolese ha denunciato la loro scomparsa. La procura di Bobigny (Seine-Saint-Denis) ha aperto un’indagine per chiarire le circostanze di questa preoccupante vicenda, coinvolgendo la brigata per la repressione della delinquenza contro la persona sequestrata.
Durante i Giochi, Nganga, campionessa di lancio del peso e del giavellotto, e Mouambako, velocista cieca, hanno partecipato alle rispettive competizioni, con la velocista che, insieme alla sua guida Loussanga, ha concluso la gara dei 100 metri con un tempo di 12,07 secondi, classificandosi al quarto posto. Nonostante la loro prestazione, la situazione ha preso una svolta drammatica con la loro improvvisa scomparsa.
Le autorità francesi stanno indagando se il caso possa essere collegato a precedenti fughe di atleti verificatesi durante i Giochi Olimpici di Parigi, tenutisi solo due settimane prima. Durante quell’evento, si era diffusa la voce che tre atleti congolesi avessero tentato di abbandonare la delegazione, notizia successivamente smentita dal Comitato Olimpico del Congo. Tuttavia, episodi simili hanno riguardato anche altre delegazioni africane: una campionessa rwandese, Claudine Bazubagira, è scomparsa il 20 agosto, e un alto funzionario del Comitato Olimpico Eritreo è sparito il 4 settembre.
L’ipotesi di una fuga volontaria degli atleti non è esclusa, ma al momento tutte le opzioni rimangono aperte. Il caso ha suscitato grande preoccupazione, sia per la salute e la sicurezza degli atleti scomparsi sia per le implicazioni legate a un possibile allontanamento dalle delegazioni ufficiali.
