Questa sera, 15 ottobre, la Sala Africa della sede dei Missionari Comboniani a Verona ha ospitato un evento straordinario in occasione della Congo Week, un’iniziativa che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche del Congo, un paese spesso dimenticato dalla comunità internazionale. Evento clou della serata, organizzata in collaborazione con Amnesty International, la proiezione del reportage di Antonella Napoli, direttrice di Focus On Africa, dal titolo “CONGO: Storie di guerra e di resilienza nel cuore dell’Africa dimenticata”.
Il documentario di Napoli ha offerto uno sguardo profondo e toccante sulle storie di vita di chi vive in una nazione segnata da conflitti protratti e crisi umanitarie. Attraverso le immagini e le testimonianze, la giornalista ha messo in luce non solo le ferite infitte dalla guerra, ma anche la straordinaria resilienza del popolo congolese, capace di affrontare le avversità con speranza e determinazione.
Oltre alla presenza di Antonella Napoli, l’iniziativa vede la partecipazione di autorevoli relatori. Tra questi, Maria Teresa Vedana di Amnesty International che parlerà dell’importanza dei diritti umani e il ruolo fondamentale della società civile nel promuovere il cambiamento. Linda Bauma, attivista impegnata nella difesa delle donne e dell’infanzia, che porterà la sua esperienza diretta, raccontando le difficoltà affrontate dalle comunità vulnerabili in Congo. Il dottor Josef Kakisingi, medico con una vasta esperienza nel settore della salute pubblica e che ha affrontato varie sfide sanitarie che affliggono il paese, inclusi l’accesso limitato alle cure e l’impatto delle malattie infettive. Infine, Mons. Sebastian Muyengo, Vescovo di Uvira, che porterà la sua prospettiva, evidenziando come la fede possa costituire una fonte di forza e sostegno per molte persone nella regione.
L’evento rappresenta un’importante occasione di riflessione e confronto, ponendo in evidenza il ruolo che ognuno di noi può svolgere nel promuovere la giustizia e i diritti umani in contesti fragili come quello congolese.
