Il Kenya si sta affermando come un attore chiave nella promozione di politiche educative innovative a livello continentale, dimostrando il suo impegno nel migliorare la qualità e la trasparenza dei suoi sistemi di qualificazione. Essere tra i primi sei paesi ad aver allineato il proprio National Qualification Framework (KNQF) con l’African Continental Qualifications Framework (ACQF) non è solo un traguardo significativo per il paese, ma rappresenta anche un passo cruciale verso la realizzazione di un’area comune di qualifiche affidabili in tutta l’Africa.
L’iniziativa di allineamento delle qualifiche, nata nel contesto dell’Agenda 2063 e della Continental Education Strategy for Africa (CESA 16–25), segna una nuova fase di cooperazione tra i paesi africani in materia di istruzione e sviluppo delle competenze. Questo processo di “referencing”, che permette di comparare e collegare i quadri nazionali a quelli continentali, punta a favorire la mobilità degli studenti e dei lavoratori in tutto il continente, garantendo che le qualifiche ottenute in un paese siano riconosciute e rispettate in altri. È un cambiamento che non solo promuove la trasparenza, ma rafforza la fiducia reciproca tra i paesi membri, creando le basi per una maggiore integrazione economica e culturale.
Per il Kenya, questo significa anche rafforzare il proprio sistema educativo, attraverso un processo di autovalutazione che mira aidentificare le aree da migliorare e a rendere più visibile e credibile il proprio quadro nazionale di qualificazione a livello internazionale. La trasparenza nella gestione delle qualifiche e la coerenza nei processi di riconoscimento delle competenze sono essenziali per il successo di questa iniziativa. In questo contesto, il Kenya non si sta limitando a seguire le linee guida dell’ACQF, ma sta dimostrando una leadership attiva, organizzando workshop e forum a livello continentale per favorire il dialogo tra le diverse nazioni e le loro istituzioni educative. Per il Kenya ora più che mai, la formazione e l’educazione sono al centro di tutto.
Questo sforzo è parte integrante della visione del Kenya di diventare un hub di riferimento per l’istruzione e la formazione in Africa. Attraverso la collaborazione con l’Unione Africana e altre organizzazioni regionali, il paese sta cercando di attrarre sempre più studenti e professionisti da tutto il continente, offrendo loro l’opportunità di acquisire competenze riconosciute a livello internazionale.
Il processo di referencing non riguarda solo l’integrazione delle qualifiche, ma include anche una componente di sviluppo delle capacità e di trasferimento di tecnologie e competenze tra i paesi. Questo è particolarmente importante in un mondo sempre più globalizzato, dove la formazione continua e il riconoscimento delle competenze acquisite giocano un ruolo cruciale nella crescita personale e professionale. In questo contesto, il Kenya si sta posizionando come un paese che non solo guarda al futuro, ma che è attivamente coinvolto nella costruzione di un continente più forte e connesso, dove le barriere educative e professionali vengono gradualmente abbattute.
L’importanza di questa iniziativa non può essere sottovalutata. In un continente come l’Africa, caratterizzato da una grande diversità culturale e linguistica, l’armonizzazione delle qualifiche rappresenta una sfida enorme, ma al contempo un’opportunità senza precedenti per stimolare la crescita economica e sociale. Facilitare la mobilità delle persone, migliorare l’accesso all’istruzione e promuovere lo sviluppo di competenze avanzate sono tutti obiettivi che il Kenya, attraverso il suo impegno nel quadro dell’ACQF, sta cercando di realizzare.
Mentre il paese continua a progredire in questa direzione, il Kenya non sta solo costruendo un futuro più equo per i suoi cittadini, ma sta anche contribuendo a modellare il futuro dell’intero continente africano. L’allineamento con l’ACQF è solo l’inizio di un percorso di trasformazione che promette di portare benefici duraturi non solo al Kenya, ma a tutta l’Africa, creando un terreno fertile per l’innovazione, la cooperazione e la crescita sostenibile.