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Kenya, un morto e 200 feriti durante le proteste contro l’aumento delle tasse

Una persona è stata uccisa e oltre 200 sono rimaste ferite durante le proteste nazionali in Kenya contro i piani del governo di aumentare le tasse per raccogliere 2,7 miliardi di dollari. Un’alleanza di gruppi per i diritti umani e l’autorità di controllo della polizia ha riferito che la polizia ha usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti nella capitale Nairobi. Secondo una dichiarazione congiunta dei cinque gruppi per i diritti umani, tra cui Amnesty International e l’Associazione Medica del Kenya, sono stati trovati bossoli di proiettili che implicano l’uso di munizioni vere. Più di 100 manifestanti sono stati arrestati in tutto il Kenya.

L’Autorità Indipendente di Controllo della Polizia (IPOA) ha dichiarato di aver documentato la morte di un uomo “presumibilmente a causa di un colpo di polizia” e diverse gravi ferite subite da altri manifestanti, compresi agenti di polizia. Un uomo di 29 anni è morto durante il trattamento per una ferita alla coscia in ospedale giovedì notte, secondo un rapporto di polizia che, tuttavia, non specifica come sia stato ferito.

Vari gruppi per i diritti umani, come l’ICJ Kenya, che s’impegna nella protezione e promozione dei diritti umani, dello stato di diritto e della democrazia, hanno condannato la violenza nei confronti dei manifestanti e l’uso di proiettili, chiedendo una indagine per “perseguire gli agenti di polizia che hanno violato i diritti dei keniani a livello individuale e di comando“.

Anche Amnesty International ha fatto sentire la sua voce, da un lato apprezzando le migliaia di oppositori, molti dei quali giovani, per aver manifestato pacificamente e mostrato moderazione e decoro nonostante le provocazioni della polizia, dall’altro contro la violenza della repressione:

I manifestanti chiedono al governo di abbandonare completamente il disegno di legge finanziaria, sostenendo che soffocherà l’economia e aumenterà il costo della vita per i kenioti che già lottano per sbarcare il lunario. Tuttavia, il Fondo Monetario Internazionale afferma che il governo deve aumentare le entrate per ridurre il deficit di bilancio e il debito pubblico.

All’inizio di questa settimana, il governo ha leggermente ammorbidito la sua posizione, con il presidente William Ruto che ha approvato raccomandazioni per eliminare alcune delle nuove imposte, tra cui quelle sulla proprietà delle auto, sul pane, sull’olio da cucina e sulle transazioni finanziarie. Nonostante le diffuse manifestazioni, che sono scoppiate in 19 delle 47 contee del Kenya, giovedì i legislatori hanno approvato in seconda lettura il disegno di legge finanziaria, portando le proposte fiscali contestate alla fase successiva per l’approvazione.

I legislatori dovrebbero incontrarsi martedì 25 giugno per votare sulle modifiche proposte al disegno di legge, che secondo il comitato di bilancio del parlamento creerebbero un buco di 200 miliardi di scellini kenioti (1,56 miliardi di dollari) nel bilancio 2024/25, costringendo il governo a fare tagli alla spesa.

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