Skip to content
Primo piano

Mozambico, elezioni tra incertezze e voglia di cambiamento

Le elezioni presidenziali del Mozambico 2024 vedono emergere Daniel Chapo, candidato del Frelimo, che punta su rinnovamento e trasparenza per affrontare la crisi economica e combattere la corruzione in un paese segnato da sfide interne ed esterne.

Nel nuovo scenario politico del Mozambico, tanti sono i cambiamenti che stanno emergendo, specialmente alla vigilia delle elezioni presidenziali. Dopo anni di leadership sotto la storica bandiera del Frelimo, il paese si prepara ad accogliere un volto nuovo, Daniel Chapo, il candidato del partito al potere. Chapo rappresenta una rottura rispetto al passato: è il primo leader post-indipendenza a candidarsi, un segnale del desiderio di rinnovamento che attraversa la nazione. Il suo messaggio, improntato alla trasparenza e alla lotta contro la corruzione, cerca di risollevare le speranze di un popolo segnato da anni di crisi economiche e scandali. La sua missione viene riassunta in una parola chiave della sua campagna elettorale: rinnovamento. E visto che la presidenza di Nyusi volge al termine, Daniel Chapo punta tutto sul cambiamento, ben consapevole delle difficoltà del paese.

Il Mozambico ha affrontato negli ultimi anni sfide enormi. Il suo sviluppo economico è stato compromesso da una serie di disastri naturali, insicurezza politica interna, e soprattutto dal ritardo nei progetti di estrazione di gas naturale, che avevano promesso di rilanciare l’economia. Tuttavia, a fronte di un debito pubblico quasi pari al PIL e tassi di interesse in aumento, il prossimo presidente dovrà affrontare una dura battaglia per riportare il paese su una rotta stabile. Prendere ora il timone del Mozambico è impresa più che ardua.

La crisi economica ha radici profonde, legate a scandali come quello dei “tuna bonds”, che ha segnato un decennio di incertezza e perdite. La corruzione ha scavato un solco tra la popolazione e le istituzioni, facendo sì che molti mozambicani si sentano distanti dai propri governanti. Chapo ha cercato di capitalizzare su questo malcontento, presentandosi come un outsider all’interno del partito che promette di spezzare il circolo vizioso della corruzione, ma resta da vedere se riuscirà a convincere l’elettorato che può davvero portare il cambiamento.

Al suo fianco, nella corsa elettorale, troviamo altri candidati che cercano di spostare gli equilibri. Venâncio Mondlane, ex banchiere, è emerso come il “jolly” della competizione, con un messaggio patriottico rivolto in particolare ai giovani. Il suo slogan, “Salva il Mozambico – questo paese è nostro”, tocca corde profonde in un elettorato stanco e disilluso. Anche Ossufo Momade, leader di Renamo, è tornato in campo con l’intenzione di conquistare finalmente la presidenza dopo la controversa sconfitta del 2019, ma la sua posizione è resa più fragile proprio dall’ascesa di Mondlane, che ha eroso una parte del suo elettorato.

A complicare la situazione attuale, il paese continua a fare i conti con l’insurrezione jihadista nella provincia di Cabo Delgado. Nonostante l’intervento di truppe straniere, tra cui quelle del Ruanda e del Sudafrica, la situazione rimane instabile e rappresenta una minaccia costante per i grandi progetti di estrazione del gas, considerati fondamentali per il futuro economico del Mozambico. Eppure, sorprendentemente, la questione non è stata al centro della campagna elettorale, segno forse della difficoltà dei candidati di offrire soluzioni concrete a un problema così complesso.

Il futuro presidente del Mozambico avrà davanti a sé sfide immense. Oltre a dover trovare soluzioni per gestire il debito pubblico e rilanciare l’economia, dovrà fare i conti con un paese in cui il 62% della popolazione vive ancora in estrema povertà. La creazione di opportunità economiche e posti di lavoro sarà cruciale per guadagnarsi la fiducia di una popolazione giovane e affamata di cambiamento. Il popolo mozambicano, che da decenni attende un rilancio, si trova a un bivio: la scelta di chi sarà il prossimo leader avrà conseguenze durature sul futuro di una nazione che, pur con tutte le sue difficoltà, non ha mai smesso di cercare una strada verso la prosperità. Il Mozambico, la sua gente, non hanno mai smesso di credere ad un futuro migliore per il proprio paese.

Articoli correlati

Congo Week, un viaggio nel cuore dell’Africa dimenticata

Torna su