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Mozambico, omicidi politici scuotono il Paese alla vigilia dei risultati elettorali

Gli omicidi politici di due leader dell'opposizione in Mozambico intensificano le tensioni alla vigilia dei risultati elettorali, tra accuse di brogli e violenza.

In Mozambico, la violenza politica ha raggiunto un nuovo livello con l’assassinio di due figure chiave dell’opposizione, intensificando le tensioni in un paese già scosso da accuse di frodi elettorali e repressione del dissenso. Gli omicidi sono avvenuti nella capitale, Maputo, dove uomini armati a bordo di due veicoli hanno crivellato di colpi un SUV che trasportava Elvino Dias, avvocato e consigliere del candidato presidenziale dell’opposizione Venancio Mondlane, e Paulo Guambe, membro di spicco e portavoce del partito PODEMOS. Entrambi sono stati uccisi sul posto, in un attacco che il loro partito ha definito una brutale manifestazione della mancanza di giustizia e dell’oppressione politica nel paese.

Questo episodio di violenza è avvenuto in un momento di particolare tensione politica, con PODEMOS e altri partiti di opposizione impegnati a contestare i risultati delle elezioni presidenziali del 9 ottobre 2024. Le elezioni hanno visto Daniel Chapo, candidato del partito al governo Frelimo, in netto vantaggio, mentre Mondlane, sostenuto da PODEMOS, si è piazzato secondo. Tuttavia, Mondlane e il suo partito hanno denunciato brogli elettorali, accusando il Frelimo di aver manipolato il processo per mantenere il potere, un’accusa che il partito di governo ha respinto.

Elvino Dias stava giocando un ruolo cruciale nel preparare un ricorso legale contro i risultati delle elezioni, da presentare al Consiglio costituzionale, la massima corte elettorale del Mozambico. L’uccisione di Dias, quindi, non solo ha sconvolto il partito di opposizione, ma ha anche sollevato sospetti sul fatto che l’attacco possa essere stato un tentativo deliberato di ostacolare i preparativi legali per sfidare il Frelimo.

L’organizzazione per i diritti umani “Centro per la democrazia e lo sviluppo” ha definito l’omicidio di Dias un “assassinio politico”, confermando i timori che la violenza stia diventando una tattica per eliminare gli avversari in un contesto politico già segnato dalla repressione del dissenso. Le autorità mozambicane non hanno rilasciato dichiarazioni immediate sugli omicidi, ma l’opinione pubblica e gli osservatori internazionali vedono questo attacco come un segnale preoccupante di un’escalation nella lunga storia di tensioni politiche del paese.

Il Frelimo, al potere sin dall’indipendenza del Mozambico dal Portogallo nel 1975, è stato frequentemente accusato di frodi elettorali, ma ha sempre negato tali accuse. Tuttavia, i gruppi per i diritti umani hanno continuato a denunciare l’uso della forza da parte delle autorità per reprimere proteste pacifiche. La polizia, infatti, ha disperso con violenza una manifestazione post-elettorale organizzata dai sostenitori di Mondlane nella città di Nampula all’inizio della settimana, mentre la capitale Maputo è stata per giorni pattugliata da un’imponente presenza delle forze di sicurezza.

L’assassinio di figure politiche di alto profilo rappresenta una novità per il Mozambico e una potenziale svolta pericolosa nella sua vita politica. Sebbene il paese abbia già una lunga storia di tensioni legate alle elezioni e alle proteste dell’opposizione, l’uccisione di leader politici segna un passo in avanti verso una violenza più sistematica. Marcelo Mosse, direttore del quotidiano online indipendente “Carta de Moçambique”, ha definito questi omicidi un’escalation senza precedenti, che minaccia di destabilizzare ulteriormente il già fragile equilibrio politico del paese.

L’evento ha scioccato la popolazione, che si è radunata intorno al luogo dell’attacco subito dopo la sparatoria. I video circolati sui social media hanno mostrato la scena dell’omicidio: un SUV grigio BMW crivellato di colpi e i corpi dei due uomini al suo interno, con uno dei due ricoperto di sangue sul petto. La sparatoria, avvenuta poco prima di mezzanotte in una strada principale vicino all’ambasciata russa, ha lasciato i residenti locali in stato di shock.

I risultati definitivi delle elezioni dovrebbero essere annunciati a breve, e si prevede che Daniel Chapo sarà dichiarato vincitore, succedendo all’attuale presidente Filipe Nyusi. Tuttavia, con la violenza che continua a intensificarsi e le accuse di brogli che non accennano a diminuire, la stabilità politica del Mozambico sembra sempre più a rischio.

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