Skip to content

RDCongo, il gruppo armato ADF attacca dei villaggi nell’Ituri uccidendo decine di civili

Decine e decine di persone sono state uccise in pochi giorni nell’area di Baswagha-Madiwe, nel territorio di Beni, nella provincia dell’Ituri, all’est della RDCongo, a causa di attacchi violentissimi da parte delle ADF, un gruppo armato islamista di origine ugandese.

Le notizie sono scarse e frammentarie, secondo alcune fonti i morti sarebbero complessivamente oltre 100, altri parlano di 50 o di 80, ma il dato più sicuro è che nel solo attacco della mattina di ieri, 8 giugno, le persone uccise nel villaggio di Masala, sono almeno 38. Questo centro è stato teatro di un massacro di rara crudeltà da parte delle ADF e, secondo alcuni, il bilancio potrebbe rivelarsi molto più pesante, poiché l’accesso alla zona resta difficile e la ricerca delle vittime continua.

Testimonianze strazianti raccontano la ferocia degli aggressori. Armati di machete e armi da fuoco, seminavano il terrore tra gli abitanti, uccidendo indiscriminatamente uomini, donne e bambini. Alcune vittime sono state uccise a sangue freddo, mentre altre sono state brutalmente bruciate vive nelle loro case.

Anche il bilancio materiale è spaventoso. Oltre l’80% delle case del villaggio sono state bruciate dai ribelli, riducendo Masala a un mucchio di cenere e rovine fumanti. Intere famiglie sono state spazzate via, lasciando dietro di sé sopravvissuti traumatizzati e senza casa.

L’attacco di Masala è purtroppo solo l’ennesimo esempio della violenza indiscriminata che da anni colpisce la regione del Nord Kivu. Solo dallo scorso 4 giugno, le ADF hanno assalito l’intera zona situata al confine tra i territori di Beni, Lubero (Nord Kivu) e Mambasa (Ituri), che oltre alle stragi ha causato un massiccio afflusso di sfollati verso località apparentemente sicure, in particolare Mangina, Beni e Butembo. Anche diversi villaggi vicini della zona, sebbene non ancora colpiti, si stanno svuotando dei loro abitanti.

Le ADF, gruppo armato noto per le sue atrocità, è responsabile di numerosi massacri e abusi contro la popolazione civile; è uno dei più violenti della zona, responsabile di un netto peggioramento della sicurezza nella regione. Le FARDC (le forze armate congolesi), spesso poco equipaggiate e scarsamente addestrate, sembrano impotenti di fronte al crescente potere delle milizie.

Torna su