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Sudan, Rsf attaccano a El-Fasher ilSouth Hospital. MSF costretta a sospendere attività

In Sudan nessuno è al sicuro. A El Fasher anche medici e operatori sanitari sono bersagli. Sabato mattina il South Hospital è stato attaccato dalle RSF, che hanno fatto irruzione nella struttura e aperto il fuoco, MSF è stata costretta a sospendere le attività nell’ospedale. Era il principale ospedale attrezzato per curare feriti di guerra nella città, colpita da intensi combattimenti da diverse settimane.

“È oltraggioso che le RSF abbiano aperto il fuoco all’interno dell’ospedale. Non si tratta di un incidente isolato. Il personale e i pazienti hanno assistito a diversi attacchi alla struttura per settimane, ma aprire il fuoco all’interno di un ospedale supera ogni limite. Le parti in conflitto devono smettere di attaccare gli ospedali” dichiara Michel Lacharité, responsabile delle emergenze di MSF.

 L’ospedale era già stato colpito per tre volte da colpi di mortaio e proiettili, tra il 25 maggio e il 3 giugno, uccidendo 2 persone e ferendone 14. Tra il 10 maggio e il 6 giugno, oltre 1.300 feriti sono stati curati presso la struttura.
Con la sospensione delle attività centinaia di migliaia di persone resteranno senza assistenza.

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