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Tubercolosi, appello urgente alle istituzioni per migliorare l’accesso alle cure

La tubercolosi in Africa continua a mietere vittime e le organizzazioni internazionali impegnate nel diritto alla salute hanno lanciato un appello urgente alle istituzioni per migliorare l’accesso alle cure.

Anche in Europa cresce l’allarme e l’Organizzazione mondiale della sanità, riconoscendo il crescente aumento della TB e delle sue forme resistenti in molti paesi UE, ha disposto un’analisi approfondita oer identificare le lacune e suggerire soluzioni. Tuttavia, ci sono stati pochi progressi a livello nazionale e regionale nell’assicurare l’accesso ai farmaci raccomandati dall’OMS e nell’affrontare le problematiche di approvvigionamento.
Molti farmaci e formulazioni farmaceutiche per la TB accessibili nei paesi a basso e medio reddito rimangono inaccessibili.
La tubercolosi è una malattia infettiva causata da batteri del genere Mycobacterium. Si diffonde principalmente attraverso le goccioline rilasciate nell’aria quando un individuo infetto tossisce o starnutisce. Se non trattata correttamente, la tubercolosi può essere mortale.

In Africa, la tubercolosi è un grave problema di salute pubblica. Il continente registra uno dei tassi più alti di incidenza della malattia, con circa 2,4 milioni di nuovi casi segnalati ogni anno. I fattori che contribuiscono alla diffusione della tubercolosi in Africa includono la povertà, la malnutrizione, la mancanza di accesso ai servizi sanitari e l’HIV/AIDS, che compromette il sistema immunitario e rende le persone più suscettibili a contrarre la malattia.

Nonostante la gravità della situazione, il coinvolgimento e l’impegno della comunità internazionale nella lotta contro la tubercolosi in Africa sono ancora molto limitati. Le risorse finanziarie e tecniche sono spesso insufficienti e i programmi di prevenzione e controllo della malattia sono spesso inefficaci o non sufficientemente diffusi.

Tuttavia, ci sono alcune iniziative e progetti in corso per tentare di debellare la tubercolosi in Africa. Ad esempio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato la “Strategia OMS per una tubercolosi senza confini” che mira a ridurre il numero di casi di tubercolosi e le morti correlate alla malattia entro il 2035.

Inoltre, sono in corso sforzi per migliorare l’accesso ai servizi di diagnosi e trattamento della malattia, inclusa la distribuzione di farmaci antitubercolosi più efficaci e la formazione del personale sanitario locale.

Tuttavia, molto resta ancora da fare per contrastare efficacemente la diffusione della tubercolosi in Africa. È necessario un maggiore impegno e una maggiore cooperazione tra i governi, le organizzazioni internazionali e la società civile per ridurre l’incidenza della malattia e migliorare l’accesso ai servizi sanitari per le persone colpite.

In conclusione, la tubercolosi rimane una sfida importante per la salute pubblica in Africa. Solo con un maggiore coinvolgimento e impegno della comunità internazionale sarà possibile debellare questa malattia e garantire una vita sana e prospera per le persone che vivono nel continente.

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