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Storie

Uganda, crisi tra fauna selvatica e comunità: gli elefanti continuano a minacciare i residenti del distretto di Nwoya

Gli attacchi degli elefanti in Uganda creano tensioni crescenti nel distretto di Nwoya, spingendo i leader locali a chiedere un intervento urgente da parte del governo e dell'Uganda Wildlife Authority.

Nel distretto di Nwoya, in Uganda, si sta verificando una crescente crisi tra la fauna selvatica e le comunità locali, principalmente a causa degli attacchi da parte degli elefanti. Questi episodi violenti hanno causato la morte di cinque persone negli ultimi tre anni, con l’ultimo tragico incidente avvenuto il 12 settembre, quando Elvis Omara, un giovane di 22 anni, è stato attaccato e ucciso mentre lavorava nel suo giardino. La situazione ha creato un clima di paura e instabilità nella regione, portando molte famiglie ad abbandonare le proprie abitazioni e complicando la riapertura di scuole come la Ogelo Primary School, che ha visto la partecipazione di appena 30 studenti nell’ultimo trimestre.

Di fronte a questa emergenza, i leader locali, tra cui Charles Okello, parlamentare per Nwoya East, hanno chiesto un intervento immediato da parte dell’Uganda Wildlife Authority (UWA). Okello ha sollecitato l’identificazione e il trasferimento degli elefanti responsabili degli attacchi, oltre a promuovere l’installazione di recinzioni elettriche attorno alle comunità maggiormente esposte al rischio. Ha inoltre evidenziato la necessità di semplificare il processo di risarcimento per le famiglie colpite dagli attacchi della fauna selvatica, dato che le procedure attuali sono spesso lente e burocratiche.

Anche il vicepresidente del Parlamento, Thomas Tayebwa, ha espresso preoccupazione per la gravità della situazione, condividendo esperienze simili vissute nella sua circoscrizione di Mitooma, dove anche le comunità locali sono state colpite dagli attacchi della fauna selvatica. Tayebwa ha proposto che la commissione parlamentare per il commercio esamini le leggi sul risarcimento delle vittime, affermando che i fondi attualmente disponibili sono del tutto insufficienti per affrontare le esigenze delle famiglie colpite. Ha lamentato che, sebbene esista una legge a riguardo, manchi un adeguato sostegno finanziario per farla funzionare in modo efficace, descrivendo il risarcimento previsto come una “goccia nell’oceano”.

A sua volta, Silas Aogon, parlamentare del comune di Kumi, ha espresso frustrazione per quella che ha definito una priorità ingiustificata data alla protezione degli animali rispetto alla vita umana. Aogon ha accusato il governo di trattare gli animali meglio degli esseri umani in Uganda e ha sollecitato maggiori responsabilità in merito ai fondi stanziati per i risarcimenti, nonché progressi più rapidi sull’installazione delle recinzioni elettriche, che potrebbero proteggere le comunità dagli attacchi della fauna selvatica.

Le comunità del distretto di Nwoya, oltre a dover affrontare la minaccia rappresentata dagli elefanti, sono costrette a spostamenti forzati che aggravano ulteriormente le loro difficoltà. L’urgenza di un intervento governativo per risolvere questa crisi non è mai stata così alta. I leader locali chiedono una strategia integrata che metta al centro la sicurezza delle persone, affrontando contemporaneamente le sfide legate alla gestione della fauna selvatica.

Con l’approssimarsi della seduta del Parlamento regionale a Gulu, cresce la pressione sulle autorità affinché adottino misure concrete per proteggere le comunità vulnerabili e risolvere i problemi legati agli elefanti. La questione ha assunto dimensioni nazionali e richiede un dialogo urgente tra governo, UWA e comunità locali per trovare soluzioni sostenibili. Mentre la situazione si fa sempre più tesa, diventa cruciale pianificare interventi che tengano conto sia della protezione delle persone sia della conservazione della fauna selvatica, evitando ulteriori tragedie e sconvolgimenti nelle aree colpite.

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